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(Perknik, 20 aprile 1884 - Çankiri, 26 agosto 1915)


"Nel panorama dei grandi poeti del simbolismo europeo, Daniel Varujan riveste un'importanza particolare. Armeno di Perknik (Anatolia) educato a Costantinopoli, e successivamente a Venezia e a Gand, egli riesce a fondere i diversi orizzonti poetici che lo formarono in una sintesi poetica originalissima, che su tonalità e timbri schiettamente orientali innesta una conoscenza diretta e feconda della grande poesia contemporanea occidentale."

(Antonia Arslan)


Daniel Varujan nasce a Perknik in Anatolia nel 1884. Nel 1896 si reca con la madre a Costantinopoli alla ricerca del padre, arruolato nell'esercito turco e imprigionato dal regime del "Sultano Rosso" Abdul Hamid. Tra il 1896 e il 1898 studiò nel collegio mechitarista a Costantinopoli e poi nella scuola media di Kadikoy, i padri lo inviarono a Venezia presso il collegio Mourad-Rafaelian, dove pubblicò la sua prima raccolta di poesie "Fremiti" (1906), tra il 1906 e il 1909 studiò presso l'Università di Gand nelle Fiandre. Qui scopre i simbolisti francesi e l'influenza del simbolismo europeo sará un carattere stilistico distintivo delle sue opere ed in particolare ne "Il canto del pane".


Ritornato in Turchia, si sposa e la sua fama di poeta cresce dopo la pubblicazione del "ll cuore della stirpe" (1909) e "Canti Pagani" (1913); nel 1912 si trasferisce a Costantinopoli dove lavora come direttore di una scuola. Nascono due bambini; il terzo nasce proprio nel 1915; in questi anni Varujan si accosta al cristianesimo e inizia a scrivere "ll canto del pane" raccolta rimasta incompiuta.


Fra la notte del 23 e 24 aprile 1915 l'élite armena di Costantinopoli fu arrestata e deportata nel deserto; molti di loro vennero prelevati dalle loro case; Varujan verrà ucciso a colpi di pugnale il 26 agosto (muore a 31 anni) prima dell'arresto aveva in mente di proseguire "Il Canto del Pane" scrivendo una seconda raccolta che avrebbe intitolato "Il Canto del Vino". Quando fu ucciso aveva in tasca Il Canto del Pane; questo testo fu creduto perduto per molti anni; ma alcuni amici superstiti, dopo la fine della prima guerra mondiale, cercarono di recuperarlo, affidandone la ricerca ad un agente segreto, Arshavir Esayan, che lo ritrovò fra i beni sequestrati agli armeni.


Pubblicato postumo a Costantinopoli, nel 1921, Il Canto del Pane divenne il simbolo della vita del popolo.

Daniel Varujan